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La Basilica di San Pietro
Trapezophoros con due grifoni che sbranano una cerva. Scultura
dauna in marmo policromo (IV sec. a.C.). Rinvenuta ad
Ascoli Satriano (FG) è considerata un'opera unica nel suo genere di cui non esistono precedenti analoghi.
[1] L'
arte italiana si sviluppò nella
penisola italica fin dalla
preistoria. Durante l'
Impero romano l'
Italia fu al centro di una cultura artistica che per la prima volta creò un linguaggio universalmente omogeneo per il mondo europeo e mediterraneo. In alcuni periodi l'Italia fu il paese artisticamente più all'avanguardia d'
Europa.
[modifica] Arte preistorica e protostorica
Durante la preistoria fiorirono in Italia alcune culture, tra le quali spiccano quelle della
Valcamonica, quella
villanoviana, quella dei
Piceni e quella dei
Sanniti.
La
Magna Grecia e la
Sicilia furono una delle zone culturalmente più attive del mondo greco. Tra le più importanti testimonianze pervenutoci ci sono i templi di
Agrigento,
Selinunte e
Paestum.
L'arte etrusca, che annovera tra i suoi capolavori opere in bronzo, terracotta,
bucchero e pitture su affresco, fu la più importante espressione culturale pre-romana in Italia. Notevoli furono i contatti con la
Magna Grecia e l'apporto culturale alla nascente
arte romana.
I Romani svilupparono una propria cultura artistica peculiare dopo le
Guerre puniche e grazie alla conquista delle città della
Magna Grecia e della
Grecia stessa si trovò profondamente influenzata dall'
ellenismo. I Romani si fecero in un certo senso i continuatori del classicismo ellenistico, anche se con notevoli differenze. In
architettura ci fu uno straordinario sviluppo delle tecniche costruttive che permisero la costruzione di grandiosi complessi monumentali; pittura e scultura si ispirarono all'arte greca, ma l'apporto delle radici popolari e italiche permise anche la nascita di nuove forme artistiche non praticate dai greci, come il rilievo storico e il
ritratto.
Un po' tutta la penisola è costellata da resti di epoca romana, con importanti tesori artistici, oltre che ovviamente a Roma, a
Verona, a
Benevento, a
Palestrina, a
Tivoli, ecc. Uniche sono le città sepolte dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. di
Pompei,
Ercolano e
Stabia.
Durante la
tarda antichità la corrente
provinciale e
plebea dell'arte romana, caratterizzata da semplificazioni e convenzioni antinaturalistiche, comparve nei monumenti ufficiali. Questa tradizione, che ruppe definitivamente con l'ellenismo, fu alla base dell'
arte paleocristiana e
medievale.
[modifica] Arte paleocristiana
In
epoca paleocristiana vennero costruite a Roma le prime basiliche cristiane in assoluto (la
basilica di San Giovanni in Laterano, l'
antica basilica di San Pietro, ecc.). Copiosi resti di pitture restano nelle
catacombe di Roma.
Milano nel periodo del
vescovo Ambrogio fu capitale imperiale e centro culturale di primaria importanza. Anche ad
Aquileia restano importanti resti di una basilica paleocristiana.
Con la caduta dell'impero romano d'occidente, la sua controparte orientale visse altre mille anni con capitale a
Costantinopoli. Artisti bizantini lavorarono in Italia e le loro opere circolarono nella penisola influenzando profondamente la cultura artistica fino a tutto il XIII secolo.
Ravenna fu capitale d'Italia dall'epoca di
Galla Placidia,a quella di
teodorico fino a
Giustiniano. Gli straordinari monumenti superstiti (come la
basilica di Sant'Apollinare in Classe o la
basilica di San Vitale), coperti di inestimabili mosaici, sono tra i migliori esempi in Europa di arte bizantina, essendo perdute le opere costantinopolitane durante l'
iconoclastia del IX secolo.
Anche a Roma restano importanti resti di epoca bizantina (
Santa Prassede,
Santa Maria Antiqua). Più tardi (IX-XIII secolo) sono opere architettoniche come la
Cattolica di Stilo o la
basilica di San Marco a
Venezia.
I
Longobardi furono la cultura barbarica che regnò più a lungo in Italia, segnando profondamente la cultura locale. La loro capitale fu
Pavia, dove restano oggi rare tracce architettoniche. Più consistenti sono le opere a
Cividale del Friuli (
tempietto Longobardo) o nel meridione (
Benevento,
Sant'Angelo in Formis). In Lombardia restano gli
affreschi di Castelseprio, di artista bizantino o longobardo.
Importante, come in tutte le culture barbariche, fu la produzione di
oreficeria, i cui migliori esempi sono oggi conservati a
Monza, al
Museo Serpero.
Nell'
alto medioevo l'Italia vide la nascita del
monachesimo benedettino a
Montecassino. Se delle grandi abbazie e delle loro decorazioni pittoriche restano oggi scarse tracce (per via distruzioni e ricostruzioni successive), più consistenti sono alcuni resti di affreschi nell'
arco alpino (
chiesa di San Benedetto a
Malles,
chiesa di San Procolo a
Naturno).
La fioritura del romanico, grazie alla ripresa mobilità ed alla migliore situazione climatica ed economica, interessò gran parte d'Europa in maniera per lo più contemporanea.
In Italia ebbe grande importanza il
romanico lombardo e emiliano, con soluzioni che ebbero influenza un ampissimo raggio (
San Michele Maggiore a
Pavia o il
Duomo di Modena). Ascendenze orientali si riscontrano nel
romanico pisano, diffuso anche in
Sardegna e
Corsica. A
Firenze si ebbe un romanico "classico", che spianò la strada al Rinascimento. Nel Sud Italia il
romanico pugliese fu una summa delle varie correnti diffusesi in Europa; in
Sicilia la dominazione araba lasciò importanti tracce architettoniche.
In scultura si ebbe un rifiorire della monumentalità dopo il predominio dei
Maestri Campionesi, con artisti quali
Wiligelmo,
Niccolò e
Benedetto Antelami.
L'arte gotica in Italia venne portata dai
Cistercensi e in architettura si diffuse a un livello epidurale, essendo molto radicata la tradizione romanica. Non si ebbero le ampie finestrature e lo sviluppo verticale delle architetture del nord-Europa, ma piuttosto una forma intermedia che ebbe i suoi capolavori nel
Duomo di Siena nella
Basilica di San Francesco ad
Assisi. Più tardo è il
Duomo di Milano.
In pittura notevole importanza ebbero gli ordini mendicanti (
francescani e
domenicani), che richiesero uno stile più popolare, più facilmente intelligibile rispetto all'astratto distacco delle figure bizantine. La rivoluzione pittorica alla base dello stile "occidentale" iniziò con maestri pisani e fiorentini, per avere il suo culmine con
Giotto, iniziatore di una vera e propria rottura a favore del recupero dello spazio realistico, delle fisionomie, del volume. Viaggiando molto egli sparse le sue conquiste da
Padova a
Napoli, da
Milano a
Rimini, dove nacquero scuole pittoriche che gli si ispirarono. In parallelo operò la
scuola senese, più legata a un mondo cortese e aulico.
La lezione di Giotto in un certo senso portò all'imitazione da parte degli
allievi e solo nella seconda del XIV secolo ci sarà un'evoluzione ulteriore con artisti padovani come
Altichiero.
In scultura già a partire dal
1260 si assiste a una vera e propria rivoluzione, forse iniziata già prima alla corte di
Federico II:
Nicola Pisano prima, poi suo figlio
Giovanni e
Arnolfo di Cambio riportarono la scultura a un livello di monumentalità, perizia tecnica e verosimiglianza formale come non era più dai tempi dell'arte antica.
Il
Rinascimento iniziò nel XIV secolo in Italia, a partire dal risvegli umanistico della letteratura di
Petrarca e
Boccaccio. La riscoperta dell'arte romana, della
prospettiva, delle proporzioni nel corpo e dell'uso della luce rivoluzionarono il mondo dell'arte europea.
Il primo centro interessato dalla nuova cultura figurativa fu
Firenze, seguita a breve distanza dalle altre corti della penisola (
Mantova,
Ferrara,
Urbino...), dalla Roma papale. Gli artisti iniziatori di questa rivoluzione furono
Filippo Brunelleschi e
Leon Battista Alberti per l'architettura,
Masaccio,
Filippo Lippi e
Botticelli per la pittura,
Donatello e
Lorenzo Ghiberti per la scultura.
L'
arte veneziana scoprì la
prospettiva aerea e un uso del colore mai sperimentato prima (
Giorgione,
Tiziano).
Alla vigilia del XVI secolo vennero alla ribalta tre geni versatili, dotati in più discipline (
Leonardo da Vinci,
Michelangelo Buonarroti e
Raffaello Sanzio), che crearono alcuni dei capolavori più celebri dell'arte universale.
Tra i maestri non toscani né veneziani spiccarono
Correggio,
Cosmè Tura,
Bramante.
Diversamente dal Rinascimento, gli artisti della generazione successiva alla metà del XVI secolo rifiutarono l'osservazione della natura, la luce, il colore e la prospettiva naturalistici in favore di deformazioni, esaltazioni e capricci espressivi che ampliassero la gamma di possibilità artistiche, verso una percezione più soggettiva.
Tra i maestri vi furono
Jacopo Pontormo,
Andrea del Sarto,
Rosso Fiorentino,
Giulio Romano,
Tintoretto.
Tra gli architetti spiccarono
Andrea Palladio e
Bernardo Buontalenti.
Una nuova rivoluzione nacque dall'opera di
Caravaggio, per l'uso dello sfondo nero, per il carattere di "istantanea" delle sue opere, con figure vivide ma posate, ispirate spesso a persone comuni che il pittore incontrava per la strada. Le sue opere ebbero un'influenza durature nell'arte italiana ed europea, tanto da originare la scuola dei
Caravaggeschi. Più idealizzate furono le opere di
Annibale Carracci.
Dopo la
Controriforma si spense tutta la corrente dei significati filosofici o ermetici nell'arte, in favore dell'immediata chiarezza, del patetico sentimento religioso promosso dal
concilio di Trento.
A partir da Roma si sviluppò in seguito un nuovo stile, improntato alla sfarzosità, il capriccio, il virtuosismo spaziale e compositivo, il
barocco. Anche in architettura e scultura si ebbe un rinnovamento, con forme sempre più ardite e dalla decorazione rigogliosa. A Roma operarono i più grandi maestri che diffusero questo stile (
Bernini,
Borromini,
Pietro da Cortona). Altri centri artistici furono la
Napoli,
Lecce, la
Sicilia,
Genova e
Venezia, ma l'arte barocca interessò un po' tutta la penisola.
Il
Rococò fu un'appendice in tono più misurato e vivibile del
Barocco, che ebbe luogo nel XVIII secolo. Tra i capolavori di quel periodo ci furono la
Reggia di Caserta o le
Residenze sabaude.
[modifica] Neoclassicismo
Il
neoclassicismo ebbe nell'Italia uno dei luoghi simbolo, attraverso la riscoperta delle rovine antiche e delle città sepolte come
Pompei. Le accademia dettarono le regole di uno stile perfetto formalmente, astratto e improntato alla ricerca di una bellezza canonica e assoluta. Tra i più grandi artisti dell'epoca ci fu
Antonio Canova.
[modifica] Macchiaioli e Verismo
Uno dei primi movimenti a superare l'arte accademica fu quello dei
Macchiaioli, con un rivoluzionario uso del colore ("a macchia"), che anticipò di qualche decennio le novità degli
Impressionisti. Furono importanti esponenti
Giovanni Fattori,
Silvestro Lega,
Telemaco Signorini,
Giuseppe Abbati.
Il
Verismo portò nell'arte temi popolari e quotidiani. Tra gli altri autori
Lorenzo Viani,
Giuseppe Pellizza da Volpedo.
Il
XX secolo ha visto fiorire in
Italia diverse correnti che hanno influenzato la cultura occidentale sia nelle atri visive, che in
architettura che nel
cinema. Tra gli artisti più importanti d'inizio secolo vanno citati il pittore
Giuseppe Pellizza da Volpedo e il pittore e scultore
Amedeo Modigliani.
Il
Futurismo fu un movimento che prese avvio con il
Manifesto del futurismo nel
1909 e coinvolse la
pittura, l'
architettura, la
letteratura, la
musica, il
cinema e persino la
politica.
Ispirato da idee di modernità, progresso, rapidità, che ben si sposavano con l'ideologia
fascista e inneggiante alla guerra, il movimento ebbe influenze anche fuori dall'
Italia e soprattutto in
Russia. Gli esponenti più celebri furono
Filippo Marinetti,
Giacomo Balla,
Umberto Boccioni,
Fortunato Depero e
Mario Sironi.
[modifica] La Pittura metafisica
La
Pittura metafisica ebbe inizio come movimento tra il
1911 e il
1915, ad opera di
Giorgio de Chirico, del fratello
Alberto Savinio, di
Filippo De Pisis e
Carlo Carrà, che era stato un esponente del movimento dei
Futuristi.
Giorgio Morandi fu un altro importante pittore metafisico. Le idee teoriche e le opere dei pittori
metafisici influenzarono i
surrealisti.
[modifica] L'Astrattismo e l'Arte concettuale
L'
Astrattismo e l'
Arte concettuale hanno in Italia, tra gli altri, questi esponenti:
Giuseppe Capogrossi,
Alberto Burri,
Carla Accardi,
Getulio Alviani,
Alberto Biasi,
Piero Dorazio,
Osvaldo Licini,
Emilio Scanavino,
Giulio Turcato,
Emilio Vedova,
Piero Manzoni,
Manlio Rho,
Mario Radice,
Aldo Galli,
Carla Badiali,
Bruno Munari,
Tancredi Parmeggiani,
Roberto Crippa,
Afro Basaldella,
Agostino Bonalumi,
Enrico Castellani,
Achille Perilli,
Giovanni e
Arnaldo Pomodoro,
Mario Deluigi,
Lucio Fontana,
Toti Scialoja,
Negli
anni sessanta la corrente
postmodena della
Pop Art ha il suo massimo esponente italiano in
Mario Schifano. Gli altri artisti di rilievo sono
Mimmo Rotella,
Tano Festa e
Franco Angeli (si veda anche la
Scuola di Piazza del Popolo).
L'
arte povera è un movimento nato nell'ambito dell'
arte concettuale intorno alla metà degli
anni sessanta tra
Roma e
Torino e in aperta polemica con l'
arte tradizionale. I suoi principali esponenti sono:
Giovanni Anselmo,
Alighiero Boetti,
Pier Paolo Calzolari,
Mario Ceroli,
Luciano Fabro,
Piero Gilardi,
Jannis Kounellis,
Sergio Lombardo,
Luigi Mainolfi,
Gino Marotta,
Mario Merz,
Fabio Mauri,
Giulio Paolini,
Pino Pascali,
Giuseppe Penone,
Michelangelo Pistoletto,
Cesare Tacchi,
Gilberto Zorio
[modifica] La Transavanguardia
La
Transavanguardia è un movimento pittorico nato tra la fine degli
anni settanta e i primissimi
anni ottanta come reazione al dominio dell'arte concettuare e vicino al
Neo-espressionismo tedesco e americano. I principali esponenti del movimento, formalizzato da
Achille Bonito Oliva, sono:
Sandro Chia,
Francesco Clemente,
Enzo Cucchi e
Mimmo Paladino.
[modifica] Il Movimento Moderno in Architettura
In architettura, dopo una breve stagione
Liberty, si svilupparono diverse correnti architettoniche nell'ampio contesto del
Movimento Moderno.
Tra gli anni venti e la Seconda Guerra il
Razionalismo ebbe il suo principale esponente in
Marcello Piacentini, l'artefice della Roma mussoliniana. Negli
anni settanta e
ottanta il più importante movimento architettonico è stato il
funzionalismo.
[modifica] Il Cinema Neorealista
Il
cinema italiano visse un'intensa
stagione del muto, quando produceva un numero tra i più alti in Europa di pellicole all'anno. A
Cabiria di
Giovanni Pastrone partecipò alla stesura delle didascalie
Gabriele d'Annunzio, mentre in
Assunta Spina la diva
Francesca Bertini, che collaborò alla regia, toccò vertici melodrammatici.
Dopo la
seconda guerra mondiale, il cinema italiano conobbe il suo periodo migliore, con il
Neorealismo (
Sciuscià di
Vittorio De Sica,
Roma città aperta di
Roberto Rossellini), che ottennero riconoscimenti in tutto il mondo.
Anche la generazione successiva ai
neorealisti, con i registi
Pier Paolo Pasolini,
Federico Fellini,
Michelangelo Antonioni,
Dino Risi, e gli attori
Sofia Loren,
Anna Magnani,
Marcello Mastroianni e
Vittorio Gassman ottenne importanti riconoscimenti in patria e all'estero.
[modifica] Arte contemporanea
La
Biennale di Venezia e la
Quadriennale di Roma sono i più importanti palcoscenici per l'arte contemporanea italiana. A queste va aggiunta la
Triennale di Milano che si propone istituzionalmente un campo d'azione più vasto facendo interagire industria, mondo produttivo e arti applicate. Tra gli artisti di ultima generazione, hanno avuto riconoscimento internazionale
Maurizio Cattelan,
Mimmo Paladino.
- ^ Isman, I predatori dell'arte perduta, pag. 81
- Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, Bompiani, Milano 1999.
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