GIUSEPPE UNGARETTI
![]() ![]() Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi così Come una cosa Posata In un Angolo E dimenticata. ![]() AGONIA Morire come le allodole assetate sul miraggio O come la quaglia passato il mare nei primi cespugli perchè di volare non ha più voglia Ma non vivere di lamento come un cardellino accecato ![]() FRATELLI Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità Fratelli ![]() SAN MARTINO DEL CARSO Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non m'è rimasto neppure tanto Ma nel mio cuore nessuna croce manca E' il mio cuore il paese più straziato. ![]() VEGLIA Un'intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d'amore. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita. ![]() LA MADRE E il cuore quando d'un ultimo battito Avrà fatto cadere il muro d'ombra Per condurmi, Madre, sino al Signore, Come una volta mi darai la mano. In ginocchio, decisa, Sarai una statua davanti all'Eterno, Come già ti vedeva Quando eri ancora in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia, Come quando spirasti Dicendo: Mio Dio, eccomi. E solo quando m'avrà perdonato, Ti verrà desiderio di guardarmi. Ricorderai d'avermi atteso tanto, e avrai negli occhi un rapido sospiro. ![]() ![]() SOLDATI Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ![]() DOVE LA LUCE Come allodola ondosa Nel vento lieto sui giovani prati, Le braccia ti sanno leggera, vieni. Ci scorderemo di quaggiù, E del male e del cielo, E del mio sangue rapido alla guerra, Di passi d'ombre memori Entro rossori di mattine nuove. Dove non muove foglia più la luce, Sogni e crucci passati ad altre rive, Dov'è posata sera, Vieni ti porterò Alle colline d'oro. L'ora costante, liberi d'età, Nel suo perduto nimbo Sarà nostro lenzuolo. ![]() LUCCA Ecco Lucca, calda, crudele, serrata, e verde. Mi sento qui nella carne di ogni persona che incontro. Esamino i connotati come se chi passa portasse via, nei suoi panni, il mio corpo. E' la mia terra, è il mio sangue. Ne ho un tormento e un desiderio come chi si scostasse da un incesto; ma non può dominare la fatalità dei suoi sensi! Queste giornate, in questi luoghi, mi fanno soffrire, e mi coprono di voluttà, e mi tengono limitato come in una bara. Riprenderò la via del mondo. Andrò dove sono forestiero: Dove non è peccato, sacrilegio, essere curiosi di sè nelle cose che godi. Qui finirei col riprendere la zappa, col rimescolarmi ai contadini, col dimenticare le acredini e i miracoli delle lettere, col lodare, al sole l'alto grano d'oro, mentre si falcia, e le cosce delle donne sorprese a fecondarsi di te in una gran perdizione di sguardi e di morsi bestiali; e non sai più se è una pesca o labbra quella forma che hai divorato, se non fosse l'odor forte della donna; e poi al sole che ti dà un abbandono, un abbandono così esteso, che accogli il sonno come una pace vera di morte. ![]() Tutto ho perduto dell'infanzia E non potrò mai più Smemorarmi in un grido. L'infanzia ho sotterrato Nel fondo delle notti E ora, spada invisibile, Mi separa da tutto. Di me rammento che esultavo amandoti, Ed eccomi perduto In infinito delle notti. Disperazione che incessante aumenta La vita non mi è più, Arrestata in fondo alla gola, Che una roccia di gridi. ![]() STELLE ![]() Tornano in alto ad ardere le favole. Cadranno colle foglie al primo vento. Ma venga un altro soffio, Ritornerà scintillamento nuovo. ![]() ![]() Conosco una città che ogni giorno s'empie di sole e tutto è rapito in quel momento Me ne sono andato una sera Nel cuore durava il limio delle cicale Dal bastimento verniciato di bianco ho visto la mia città sparire lasciando un poco un abbraccio di lumi nell'aria torbida sospesi ![]() NOSTALGIA Quando la notte è a svanire poco prima di primavera e di rado qualcuno passa Su Parigi s'addensa un oscuro colore di pianto In un canto di ponte comtemplo l'illimitato silenzio di una ragazza tenue Le nostre malattie si fondono E come portati via si rimane ![]() STASERA Balaustrata di brezza per appoggiare stasera la mia malinconia ![]() Bosco Cappuccio ha un declivio di velluto verde come una dolce poltrona Appisolarmi là solo in un caffè remoto con una luce fievole come questa di questa luna. ![]() E per la luce giusta, Cadendo solo un'ombra viola Sopra il giogo meno alto, La lontananza aperta alla misura, Ogni mio palpito, come usa il cuore, Ma ora l'ascolto, T'affretta, tempo, a pormi sulle labbra Le tue labbra ultime. ![]() GIORNO PER GIORNO "Nessuno, mamma, ha mai sofferto tanto..." E il volto già scomparso Ma gli occhi ancora vivi Dal guanciale volgeva alla finestra, E riempivano passeri la stanza Verso le briciole dal babbo sparse Per distrarre il suo bibmo... 2. Or apotrò baciare solo in sogno Le fiduciose mani... E discorro, lavoro, Sono appena mutato, temo, fumo... Come si può ch'io regga a tanta notte?... 3. Mi porteranno gli anni Chissà quali altri orrori, Ma ti sentivo accanto, M'avresti consolato... 4. Mai, non saprete mai come m'illumina L'ombra che mi si pone a lato, timida, Quando non spero più... 7. In cielo cerco il tuo felice volto, Ed i miei occhi in me null'altro vedano Quando anch'essi vorrà chiudere Iddio... 8. E t'amo, t'amo, ed è continuo schianto!... 10. Sono tornato ai colli, ai pini amati E del ritmo dell'aria il patrio accento Che non riudrò con te, Mi spezza ad ogni soffio.. 11. Passa la rondine e con essa estate, E anch'io, mi dico, passerò... Ma resti dell'amore che mi strazia Non solo segno un breve appannamento Se dall'inferno arrivo a qualche quiete... 12. Sotto la scure il disilluso ramo Cadendo si lamenta appena, meno Che non la foglia al tocco della brezza... E fu la furia che abbattè la tenera Forma e la premurosa Carità d'una voce mi consuma... 13. Non più furori reca a me l'estate, Nè primavera i suoi presentimenti; Puoi declinare, autunno, Con le tue stolte glorie: Per uno spoglio desiderio, inverno Distende la stagione più clemente!... 15. Rievocherò senza rimorso sempre Un'incantevole agonia di sensi? Ascolta, cieco: "Un'anima è partita Dal comune castigo ancora illesa..." Mi abbatterà meno di non più udire I gridi vivi della sua purezza Che di sentire quasi estinto in me Il fremito pauroso della colpa? 17. Fa dolce e forse qui vicino passi Dicendo: "Questo sole e tanto spazio ti calmino. Nel puro vento udire Puoi il tempo camminare e la mia voce. Ho in me raccolto a poco a poco e chiuso Lo slancio muto della tua speranza. Sono per te l'aurora e intatto giorno" ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade Ho tanta stanchezza sulle spalle Lasciatemi così Come una cosa Posata In un Angolo E dimenticata. ![]() AGONIA Morire come le allodole assetate sul miraggio O come la quaglia passato il mare nei primi cespugli perchè di volare non ha più voglia Ma non vivere di lamento come un cardellino accecato ![]() FRATELLI Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità Fratelli ![]() SAN MARTINO DEL CARSO Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non m'è rimasto neppure tanto Ma nel mio cuore nessuna croce manca E' il mio cuore il paese più straziato. ![]() VEGLIA Un'intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d'amore. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita. ![]() LA MADRE E il cuore quando d'un ultimo battito Avrà fatto cadere il muro d'ombra Per condurmi, Madre, sino al Signore, Come una volta mi darai la mano. In ginocchio, decisa, Sarai una statua davanti all'Eterno, Come già ti vedeva Quando eri ancora in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia, Come quando spirasti Dicendo: Mio Dio, eccomi. E solo quando m'avrà perdonato, Ti verrà desiderio di guardarmi. Ricorderai d'avermi atteso tanto, e avrai negli occhi un rapido sospiro. ![]() ![]() SOLDATI Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ![]() DOVE LA LUCE Come allodola ondosa Nel vento lieto sui giovani prati, Le braccia ti sanno leggera, vieni. Ci scorderemo di quaggiù, E del male e del cielo, E del mio sangue rapido alla guerra, Di passi d'ombre memori Entro rossori di mattine nuove. Dove non muove foglia più la luce, Sogni e crucci passati ad altre rive, Dov'è posata sera, Vieni ti porterò Alle colline d'oro. L'ora costante, liberi d'età, Nel suo perduto nimbo Sarà nostro lenzuolo. ![]() LUCCA Ecco Lucca, calda, crudele, serrata, e verde. Mi sento qui nella carne di ogni persona che incontro. Esamino i connotati come se chi passa portasse via, nei suoi panni, il mio corpo. E' la mia terra, è il mio sangue. Ne ho un tormento e un desiderio come chi si scostasse da un incesto; ma non può dominare la fatalità dei suoi sensi! Queste giornate, in questi luoghi, mi fanno soffrire, e mi coprono di voluttà, e mi tengono limitato come in una bara. Riprenderò la via del mondo. Andrò dove sono forestiero: Dove non è peccato, sacrilegio, essere curiosi di sè nelle cose che godi. Qui finirei col riprendere la zappa, col rimescolarmi ai contadini, col dimenticare le acredini e i miracoli delle lettere, col lodare, al sole l'alto grano d'oro, mentre si falcia, e le cosce delle donne sorprese a fecondarsi di te in una gran perdizione di sguardi e di morsi bestiali; e non sai più se è una pesca o labbra quella forma che hai divorato, se non fosse l'odor forte della donna; e poi al sole che ti dà un abbandono, un abbandono così esteso, che accogli il sonno come una pace vera di morte. ![]() Tutto ho perduto dell'infanzia E non potrò mai più Smemorarmi in un grido. L'infanzia ho sotterrato Nel fondo delle notti E ora, spada invisibile, Mi separa da tutto. Di me rammento che esultavo amandoti, Ed eccomi perduto In infinito delle notti. Disperazione che incessante aumenta La vita non mi è più, Arrestata in fondo alla gola, Che una roccia di gridi. ![]() STELLE ![]() Tornano in alto ad ardere le favole. Cadranno colle foglie al primo vento. Ma venga un altro soffio, Ritornerà scintillamento nuovo. ![]() ![]() Conosco una città che ogni giorno s'empie di sole e tutto è rapito in quel momento Me ne sono andato una sera Nel cuore durava il limio delle cicale Dal bastimento verniciato di bianco ho visto la mia città sparire lasciando un poco un abbraccio di lumi nell'aria torbida sospesi ![]() NOSTALGIA Quando la notte è a svanire poco prima di primavera e di rado qualcuno passa Su Parigi s'addensa un oscuro colore di pianto In un canto di ponte comtemplo l'illimitato silenzio di una ragazza tenue Le nostre malattie si fondono E come portati via si rimane ![]() STASERA Balaustrata di brezza per appoggiare stasera la mia malinconia ![]() Bosco Cappuccio ha un declivio di velluto verde come una dolce poltrona Appisolarmi là solo in un caffè remoto con una luce fievole come questa di questa luna. ![]() E per la luce giusta, Cadendo solo un'ombra viola Sopra il giogo meno alto, La lontananza aperta alla misura, Ogni mio palpito, come usa il cuore, Ma ora l'ascolto, T'affretta, tempo, a pormi sulle labbra Le tue labbra ultime. ![]() GIORNO PER GIORNO "Nessuno, mamma, ha mai sofferto tanto..." E il volto già scomparso Ma gli occhi ancora vivi Dal guanciale volgeva alla finestra, E riempivano passeri la stanza Verso le briciole dal babbo sparse Per distrarre il suo bibmo... 2. Or apotrò baciare solo in sogno Le fiduciose mani... E discorro, lavoro, Sono appena mutato, temo, fumo... Come si può ch'io regga a tanta notte?... 3. Mi porteranno gli anni Chissà quali altri orrori, Ma ti sentivo accanto, M'avresti consolato... 4. Mai, non saprete mai come m'illumina L'ombra che mi si pone a lato, timida, Quando non spero più... 7. In cielo cerco il tuo felice volto, Ed i miei occhi in me null'altro vedano Quando anch'essi vorrà chiudere Iddio... 8. E t'amo, t'amo, ed è continuo schianto!... 10. Sono tornato ai colli, ai pini amati E del ritmo dell'aria il patrio accento Che non riudrò con te, Mi spezza ad ogni soffio.. 11. Passa la rondine e con essa estate, E anch'io, mi dico, passerò... Ma resti dell'amore che mi strazia Non solo segno un breve appannamento Se dall'inferno arrivo a qualche quiete... 12. Sotto la scure il disilluso ramo Cadendo si lamenta appena, meno Che non la foglia al tocco della brezza... E fu la furia che abbattè la tenera Forma e la premurosa Carità d'una voce mi consuma... 13. Non più furori reca a me l'estate, Nè primavera i suoi presentimenti; Puoi declinare, autunno, Con le tue stolte glorie: Per uno spoglio desiderio, inverno Distende la stagione più clemente!... 15. Rievocherò senza rimorso sempre Un'incantevole agonia di sensi? Ascolta, cieco: "Un'anima è partita Dal comune castigo ancora illesa..." Mi abbatterà meno di non più udire I gridi vivi della sua purezza Che di sentire quasi estinto in me Il fremito pauroso della colpa? 17. Fa dolce e forse qui vicino passi Dicendo: "Questo sole e tanto spazio ti calmino. Nel puro vento udire Puoi il tempo camminare e la mia voce. Ho in me raccolto a poco a poco e chiuso Lo slancio muto della tua speranza. Sono per te l'aurora e intatto giorno" ![]() ![]() ![]() ![]() |
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